Villa Zanardelli

 

Il 20 maggio 1982 moriva Mario Zanardelli, pronipote del grande statista e ultimo a portare il nome della pur numerosa famiglia.

Quasi a suggellare l'impegno di tutta una vita per l'interesse pubblico del suo illustre antenato, l'ultimo discendente lasciò al Comune di Nave la casa e i terreni circostanti, che la famiglia Zanardelli possedeva nella contrada di Cortine, fin dal secolo scorso, acquistati dal padre Giovanni nel 1843 dall'Ospitale Maggiore di Brescia.

E il testamento olografo, cioè scritto di proprio pugno da Mario Zanardelli, a Brescia, il 24 novembre 1968, così recita:"Lascio al Comune di Nave la nuda proprietà dell'immobile da me posseduto in Cortine di Nave, perché a suo tempo lo destini a casa di riposo per vecchi".

L'usufrutto dell'immobile rimase alla cognata Simonie Sodian, recentemente scomparsa, vedova dell'ing. Federico, fratello di Mario, con la quale venne perfezionata la cessione dell'immobile.

Dal 2001 al 2004, a seguito di contributi per la ristrutturazione, dal Fondo Regionale per le infrastrutture, la Villa venne trasformata in undici mini alloggi e centro di aggregazione per anziani.

Costituisce esemplare tipico della villa padronale di campagna e gli ampi spazi verdi circostanti e la pace che vi si respira ne fanno un luogo da visitare.

Ultima modifica: Lun, 16/11/2015 - 14:26